- Beatrice Andreoli
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É possibile imbattersi talvolta nella sponsorizzazione di prodotti o integratori promettenti un effetto significativo, se non miracoloso, sul controllo ottimale del peso corporeo. Una domanda che spesso viene posta dalle persone che si avvicinano ad un percorso nutrizionale è allora quella di abbinare al percorso stesso prodotti capaci di modulare o addirittura eliminare il tessuto adiposo in eccesso, oppure di “attivare il metabolismo”.
Va ricordato che il metabolismo non può essere “fermo” e che sue reali alterazioni possono essere relative solo a condizioni particolari di malattia, da indagare ed escludere o diagnosticare per mezzo di una visita medica e relativi accertamenti. In tutti gli altri casi il metabolismo non ha alterazioni e la spesa energetica a riposo (quindi il quantitativo calorico consumato dal corpo nella giornata, escludendo l’attività fisica) è direttamente proporzionale al peso: ciò significa che il consumo di energia a riposo sale in caso di eccesso di peso, scende in caso di condizioni di sottopeso.
Esistono integratori per dimagrire?
La risposta purtroppo è sempre la stessa: non esistono integratori da banco che magicamente sciolgano il tessuto adiposo (così come non esiste l’agopuntura che magicamente lo possa fare), né esistono massaggi magicamente dimagranti.
Un rimodellamento fisico, che implica un miglioramento progressivo della composizione corporea con una diminuzione della massa grassa, se eccessiva, e un rinforzo della massa magra, presuppone un percorso. Implica un impegno, in cui ciò che premia è la costanza e l’aderenza nel tempo ad uno stile di vita salutare. Serve la disponibilità a cambiare non solo il proprio aspetto fisico, ma soprattutto la propria mentalità, le proprie abitudini e talvolta le proprie convinzioni, se errate. Infine serve attendere il giusto tempo nel quale i risultati possano correttamente maturare.
Per ottenere risultati significativi e durevoli, il miglioramento dello stile di vita va mantenuto senza sospendere l’impegno nel farlo in modo ingiustificato, pena la perdita di quanto ottenuto. C’è bisogno di un’attività fisica di base sempre presente, se non controindicata a livello medico, e un’attenzione profonda al corretto recupero dopo lo sforzo, alla propria educazione nutrizionale, alla gestione dello stress e alla qualità del sonno.
In caso di domande sull’assunzione di prodotti di qualsiasi genere, il consiglio è quello di effettuare una visita medica in cui sciogliere ogni dubbio. Il consiglio è anche quello di attendere la conferma del proprio medico di fiducia prima di assumere sostanze non conosciute, che potrebbero non essere indicate.
Un appunto conclusivo va alla terapia farmacologica per l’obesità, per cui la ricerca sta progredendo e per cui saranno disponibili sicuramente nuove molecole nei prossimi anni: si tratta di un tipo di lavoro completamente differente e anche in questo caso la prescrizione e relativa supervisione sono affidate allo specialista di riferimento.
Infine, integratori correttamente prescritti potrebbero riferirsi ad indicazioni “nutraceutiche” per sopperire eventuali carenze emerse da accertamenti clinici, ma anche in questo caso non si tratta di sostanze da assumersi per “sciogliere il grasso”, bensì per garantire il rispetto assieme all’alimentazione di tutti i micro- e macronutrienti necessari.
Il lavoro profondo sullo stile di vita
Creare passo dopo passo un’educazione alimentare è un concetto ben diverso dal “fare una dieta”: necessita infatti di apertura a nuovi gusti, idee e prospettive, con l’abbandono di abitudini malsane e scorrette – anche se talora comode e profondamente radicate – e la riscoperta della cucina e del cucinare, anche per i bambini oltre che per gli adulti. Obbliga inoltre ad abbandonare la fretta e la pretesa del “tutto e subito senza fatica”, per costruire invece una base solida su cui poi poter continuare a costruire in autonomia, nella vita, il proprio personale benessere.
Senza tale disponibilità, un percorso di cura inteso come variazione positiva e benefica dello stile di vita nel suo insieme non sarà possibile, conducendo nella migliore delle ipotesi al raggiungimento di un risultato scadente, incompleto e transitorio, del quale non essere soddisfatti.
La ricerca di una forma fisica migliore, infine, non andrebbe pilotata se possibile da un bisogno solamente estetico, ma dalla consapevolezza che uno stile di vita sano rappresenta un imprescindibile strumento di prevenzione e di tutela e sostegno della salute.