La personalizzazione nella medicina nutrizionale

Quando si pensa ad un percorso nutrizionale, in generale ad una “dieta”, spesso si rischia di cadere involontariamente in generalizzazioni non sempre corrette. Una delle convinzioni maggiormente diffusa sembra ad esempio essere quella di considerare un periodo di dieta come un qualcosa di impositivo, forzato, faticoso e da viversi talvolta non vedendo l’ora di riuscire a concluderlo. Un’altra possibilità è anche quella di considerare un percorso dietologico facile e quasi scontato, come se tutto potesse ridursi al rispettare in modo automatico e immediato una tabella alimentare.
A questo punto però, se questi due assunti fossero effettivamente sempre validi, a cosa servirebbero la figura del nutrizionista e della nutrizione clinica in generale?