Piramide alimentare, piramide ambientale

Esiste una piramide detta “piramide ambientale”, elaborata da alcuni esperti, che evidenzia l’impatto sull’ambiente del consumo dei gruppi di alimenti.
I cibi alla base della piramide alimentare, che hanno un noto effetto benefico sulla salute delle persone, sono anche quelli che incidono meno negativamente sulla salute dell’ambiente. Al contrario, alimenti sulla punta della piramide alimentare, che quindi sarebbero da consumare con attenta moderazione o da evitare in quanto nocivi, hanno anche un impatto negativo e dannoso sull’ambiente.

La giornata del fiocchetto lilla

La GIORNATA DEL #FIOCCHETTOLILLA cade il 15 marzo di ogni anno. Essa è stata fondata per sensibilizzare sul tema dei Disturbi dell’Alimentazione, combattendone il pregiudizio, cancellandone la disinformazione, facendo conoscere al pubblico che cosa sono, chi possono colpire, quanto sono frequenti, come si manifestano e che conseguenze possono avere. Il 15 marzo molti centri e associazioni offrono iniziative di vario tipo con questi obiettivi.

Microbioma intestinale e dieta vegetariana

Adottare una dieta vegetariana aiuterebbe a garantire una maggiore variabilità e stabilità del microbioma intestinale, che sembra protettiva rispetto al rischio di sviluppare problemi come obesità, aterosclerosi, insulino-resistenza e infiammazione sistemica di basso grado. La cosiddetta “dieta occidentale”, invece, comprendente l’introduzione con gli alimenti anche di una quota rilevante di additivi, si associa ad una riduzione della diversità microbica (come genere e phyla) portando a disbiosi, alterazioni della permeabilità intestinale, alterazioni immunitarie e rischio di patologie croniche.

Intolleranze alimentari?

Tante persone sono spesso interessate all’esecuzione di test per individuare presunte “intolleranze alimentari”, magari venduti a caro prezzo e spesso riguardanti pannelli estesi di alimenti. Serve però chiarezza in merito a questo argomento, per capire che cosa sono questi test e come evitare conseguenti interventi dannosi anziché benefici sullo stile di vita e in particolare sulla dieta.

Lo stigma nei confronti dell’obesità

Lo stigma, parola che indicativamente si può tradurre come “pregiudizio”, rappresenta quel processo per cui la persona con obesità, colpevolizzata per il fatto di non essere in grado di controllarsi e di prendersi cura di se stessa e del proprio peso, viene ingiustificatamente etichettata con attributi spregiativi conseguenti.

Consigli per la dieta in gravidanza

Andrebbe rispettata una dieta regolare e bilanciata. I pasti vanno strutturati con orari possibilmente abitudinari e consistono in prima colazione, eventuale spuntino durante la mattinata, pranzo, merenda e cena. Salvo casi particolari, è da sconsigliare la ricerca di cibo al di fuori dei pasti. L’idratazione durante la giornata deve essere adeguata, senza esagerare con l’acqua durante i pasti

Lo stile alimentare corretto per la salute

Quando si imposta uno stile nutrizionale salutare, sia per programmi di controllo del peso che per migliorare il proprio stile di vita in generale, è bene riferirsi a dati consolidati di riferimento.
Oltre alla piramide mediterranea, esistono delle linee guida salutari e altri strumenti e contenuti che ci orientano verso le giuste scelte: tra questi, il “Codice europeo contro il cancro” e il “Piatto del mangiar sano” dell’Università di Harvard.

Diete prive o povere di carboidrati

Ricordiamo che i carboidrati rappresentano una tipologia indispensabile di nutrienti, nello specifico come macronutrienti assieme a proteine e lipidi, ed essi vanno inseriti quotidianamente nella dieta in una quota corretta. Sono fondamentali per il metabolismo energetico, andando a costituire una scorta di glicogeno a livello epatico e muscolare, così come per il buon umore, essendo alla base della produzione di neurotrasmettitori cerebrali. Andrebbe privilegiata la loro assunzione tramite il consumo di cereali in forma integrale e di verdura e frutta di stagione, mentre andrebbe limitata la presenza di cibi industriali e zuccheri raffinati nel piatto.

Dieta occidentale o western diet

Con il termine “dieta occidentale” si intende il regime alimentare che, a partenza soprattutto dagli USA, si è diffuso negli ultimi decenni in tutto il mondo cosiddetto occidentale – il quale comprende anche l’Italia e gran parte dell’Europa.
Le caratteristiche che contraddistinguono questo tipo di dieta non risultano benefiche: esso si caratterizza infatti da un elevato contenuto di grassi saturi, zuccheri raffinati, sodio, introito proteico e cibi ultra-processati e da un insufficiente apporto di fibre (conseguentemente alla carenza di frutta, verdura e legumi sulla tavola).

Integratori per dimagrire

La risposta è sempre la stessa: non esistono integratori che magicamente sciolgano il grasso, non esiste l’agopuntura che magicamente sciolga il tessuto adiposo, non esistono punture, iniezioni o massaggi magicamente dimagranti. Un rimodellamento fisico, che implica un miglioramento della composizione corporea con una diminuzione della massa grassa, se eccessiva, e un rinforzo della massa magra, con un fondamentale miglioramento del benessere complessivo e metabolico, presuppone un percorso. Implica un impegno, in cui ciò che premia è la costanza e l’aderenza nel tempo ai consigli forniti dal professionista di cura. Serve la volontà di cambiare non solo il proprio aspetto fisico, ma soprattutto la propria mentalità, il proprio stile di vita: con un’attività fisica di base sempre presente, se non controindicata, e un’attenzione profonda alla propria educazione nutrizionale oltre che al corretto recupero, livello di (di)stress e qualità del sonno.