La composizione del microbiota intestinale è influenzata dalle abitudini alimentari e, più in generale, dallo stile di vita complessivo.
il ruolo fondamentale del microbioma
Quanto è importante la nostra salute intestinale?

Il benessere dell'intestino e la valutazione della composizione della sua popolazione residente (in particolare i batteri, ma non solo) è studiato con attenzione crescente. Nuovi dati indicano come la salute del nostro intestino possa avere relazioni complesse con vari disturbi e come un suo equilibrio ottimale risulti particolarmente importante e protettivo. Esistono oggi analisi di laboratorio sempre più raffinate capaci di fornirci un quadro chiaro della composizione di questa popolazione.

in breve
La flora intestinale

Il termine scientifico che indica l'insieme dei microrganismi del tratto digerente è MICROBIOTA INTESTINALE. Il microbioma, invece, rappresenta tecnicamente il suo particolare patrimonio genetico: spesso i termini sono usati equivalentemente per indicare la popolazione residente nel tratto intestinale, ma è corretto conoscere questa differenza nel significato. I microrganismi che popolano il nostro intestino vanno a costituire tra loro relazioni complesse, andando ad agire come se fossero un organismo unico. La composizione del microbiota dipende da svariati fattori, come ad esempio il luogo di vita della persona, le abitudini nutrizionali e lo stile di vita complessivo. Il microbiota ha un periodo di sviluppo particolarmente importante alla nascita e nel periodo postnatale, che influenzerà la sua composizione successiva. Anche il delicato momento del parto e dell'immediato post partum costituisce un riferimento fondamentale che influenzerà la composizione della flora batterica personale del neonato. Uno stato di equilibrio corretto del microbiota viene detto "eubiosi", mentre si parla di "disbiosi" quando il suo equilibrio risulta alterato (ad esempio con carenza o eccesso di alcuni microrganismi e/o con una riduzione della sua diversità). La disbiosi sembra correlarsi con vari disturbi e condizioni di patologia ed è oggetto di crescente interesse da parte della comunità scientifica.

Funzioni strutturali

Il microbiota intestinale è coinvolto nello sviluppo e corretta strutturazione dei villi intestinali e della cosiddetta barriera intestinale, oltre che del sistema immunitario associato all'intestino

Protezione dalle infezioni

Una composizione ottimale del microbiota intestinale interviene come difesa da microrganismi dannosi

Funzioni metaboliche

Il microbiota intestinale interviene nella produzione di alcune vitamine (K, B12), di alcuni aminoacidi, degli acidi grassi a catena corta (SCFA) e di alcuni enzimi e nella trasformazione degli acidi biliari

per appronfondire
Il microbioma o microbiota intestinale

Il tratto gastrointestinale, in particolare il colon, contiene un grande numero di specie batteriche. Tra esse ci sono quelle dette “commensali”, che sono innocue e protettive, e quelle patogene e pericolose per la salute. Il colon, detto anche grosso intestino, non è quindi deputato solamente all’escrezione delle feci e all’assorbimento di acqua e sali (come si riteneva un tempo), in quanto la specifica composizione del microbiota/microbioma che contiene sembra determinare un impatto importante sulla salute [Fonte: Capurso L, Il microbiota intestinale, Recenti Prog Med 2016; 107: 257-266].

Ciò che noi mangiamo quotidianamente diventa uno dei maggiori responsabili dell’assetto del nostro microbioma intestinale. Abitudini nutrizionali corrette e benefiche, salvo eccezioni particolarissime, sono costituite da un adeguato introito di fibre (con l’inserimento quotidiano di frutta e verdura e cereali integrali), pochi zuccheri raffinati e grassi di derivazione animale, con la presenza di oli vegetali di qualità, semi oleosi e frutta secca a guscio, consumo contenuto di pesce, latte e derivati, limitazione della carne e soprattutto di quelle rosse e lavorate: in una parola, la cosiddetta “nuova piramide alimentare mediterranea”. Oltre a ciò, risulta imprescindibile una regolarità nell’impostazione dei pasti durante la giornata. Un altro dato che emerge è l’importanza della varietà nell’alimentazione di ogni giorno, a beneficio del nostro microbiota. Importante è inoltre bere acqua durante la giornata, preferibilmente a temperatura ambiente e non gasata. La masticazione, infine, riveste un aspetto fondamentale e capace di influenzare positivamente la funzionalità digestiva, oltre che permettere un più efficace controllo del peso corporeo grazie alla modulazione corretta del senso di sazietà.

nuovi studi
Microbioma e stato di salute

É studiata con interesse la relazione tra una flora intestinale alterata e disturbi digestivi o patologie gastro-intestinali (come ad esempio colite, dispepsia e difficoltà digestive, stitichezza o diarrea, gonfiore addominale, reflusso gastro-esofageo, ulcera peptica, sindrome dell’intestino irritabile, steatosi epatica e patologie infiammatorie dell’intestino), così come patologie di altri distretti del corpo o metaboliche (come ad esempio dermatiti, obesità, aterosclerosi, diabete mellito di tipo II, malattia di Alzheimer e di Parkinson, sclerosi laterale amiotrofica, atopia, stanchezza cronica, dolori articolari, candidosi genitale, cistiti ricorrenti e altro) [Fonte: Tomova A, et al. Front Nutr, 2019; Ley RE, et al. Nature, 2006; Jonsson AL, Bäckhed F. Nat Rev Cardiol, 2017; Larsen N, et al. PLoS One, 2010]. Molti dei dati a nostra disposizione sono ancora di tipo preclinico, ma nuove evidenze sono attese

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